Cause Infertilita Maschile
FECONDAZIONE ASSISTITA: INFERTILITA' DI COPPIA |
L'infertilità di coppia è un problema di vaste proporzioni e anche in Italia coinvolge decine di miglialia di persone. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima intorno al 15-20% le coppie con problemi di fertilità nel paesi industriali avanzati. Tale percentuale è purtroppo destinata ad aumentare per varie ragioni ma soprattutto per il problema ambientale, per la sofisticazione degli alimenti e lo stile di vita. L'infertilità di coppia è legata nel 35% circa dei casi al fattore femminile, nel 30% al fattore maschile; nel 20% dei casi si rilevano problemi in ambedue i partner e nel 15% dei casi l'infertilità rimane sconosciuta (infertilità inspiegata). |
Cause di infertilità femminile
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Cause di infertilità maschile
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Fattore cervicale
Fattore utero- tubarico Fattore ovulatorio Endometriosi Infiammazioni Fattore immunologico Sterilità inspiegata Cause genetiche |
Infezione croniche , prostatiti
Varicocele Criptorchidismo Ipogonadismo endocrino Ostruzione delle vie seminale Anticorpi antispermatozoi Disfunzione erettile- eiaculatoria Cause genetiche |
FECONDAZIONE ASSISTITA: INFERTILITA' MASCHILE |
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La medicina della riproduzione ha permesso negli ultimi tempi di risolvere problemi di infertilità maschile che solo pochi anni fa parevano insolubili. Nonostante ciò l'uomo può essere definito un animale poco fertile. Una giovane coppia senza problemi di salute che ha regolari rapporti senza precauzioni contraccettive, non ha più del 25% di possibilità di gravidanza ogni mese. Il percorso diagnostico è rappresentato dall'anamnesi, dall'esame obiettivo, dall'esame del liquido seminale e dal dosaggio dell'FSH Una attenta anannesi dell'uomo con problemi di sterilità può fornire utili indicazioni per un inquadramento generale. Vanno ricercate malattie veneree, infiammazione acute e croniche alla prostata e alle vescicole seminali. La parotite, quando si manifesta dopo la pubertà può causare orchite bilaterale il cui risultato è un'atrofia testicolare irreversibile con azoospermia (assenza di spermatozoi). La tubercolosi può colpire vie spermatiche, dotto deferente ed epididimo causando ostruzione non correggibile chirurgicamente. Il diabete nell'uomo può provocare alterazioni della fertilità e della dinamica dell'eiaculazione. La fibrosi cistica spesso comporta assenza congenita del dotto deferente e della vescichette seminali. Deve poi essere raccolta una attenta anamnesi che includa l'abuso dei farmaci e l'esposizione a sostanze tossiche quali pesticidi dell'agricoltura, solventi presenti in vernici, esposizione a metalli pesanti (mercurio, arsenico, piombo, cadmio, et.), esposizione a radiazioni e temperature elevate. Vanno indagate la libido, l'erezione e l'eiaculazione in modo da escludere cause da impotenza coeundi. |
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ESAME OBIETTIVO La visita comprende la palpazione scrotale, l'apprezzamento del volume testicolare, l'esplorazione rettale per la valutazione della prostata. La valutazione del volume testicolare è particolarmente importante perche' è espressione della quantità di tubuli seminiferi attivi mentre una sua riduzione (meno di 15 ml) può essere indice di un danno testicolare. |
ESAME del LIQUIDO SEMINALE |
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DOSAGGI ORMONALI Il dosaggio dell'FSH mediante un semplice prelievo di sangue, rappresenta il rilievo fondamentale per l'orientamento diagnostico: alti valori di FSH indicano un danno testicolare primitivo; bassi valori associati ad azoospermia o a oligozoospermia severa sono sospetti per un'ipogonadismo ipogonadotropo; valori normali di FSH sono d'altra parte presenti in forme ostruttive e talora in casi di azzoospermia con danno testicolare primitivo. A completamento dell'indagine ormonale può essere utile il dosaggio di Prolattina; LH e Testosterone. |
STUDI GENETICI |
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ESAMI STRUMENTALI COMPLEMENTARI In base agli esiti dell'esame seminale o per sospetti clinici particolari possono essere richiesti dal medico esami strumentali aggiuntivi quali: - Ecografia scrotale e del testicolo, per diagnosticare alcune anomalie tra cui l'agenesia dei vasi deferenti, le patologie dell'epididimo, tumori testicolari misconosciuti, spermatocele etc. - Ecografia trans-rettale per diagnosticare una eventuale agenesia delle vescichette seminali e dei vasi deferenti, patologie prostatiche quali prostatite, ascesso prostatico, ipertrofia prostatica oltrechè forme ostruttive acquisite delle vie seminali distali - Eco-Doppler: per la diagnosi e la valutazione dell'entità di un varicocele. |
LE SOLUZIONI TERAPEUTICHE ALLA INFERTILITA' MASCHILE
Vi sono varie situazioni intermedie in cui i valori dell'esame seminale possono essere migliorati con terapie mediche (noi consigliamo di non sottovalutare aprioristicamente anche l'apporto della medicina naturale) in modo da poter ricorrere a tecniche meno impegnative della ICSI/TESE-ICSI. |
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LE OPZIONI TERAPEUTICHE PRATICABILI
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Concepimento Guidato E' talora preferito dalla donna nell'intento di evitare una stimolazione con gonadotropine. Le richieste in tal senso sono anche giustificate da un atteggiamento"prudente" nel caso di anamnesi familiare con presenza di neoplasie ormonodipendenti. Il ciclo viene monitorato in genere con due ecografie e un test ematico al fine di scegliere il momento migliore o per un rapporto o per una tecnica di inseminazione artificiale. |
Tecniche di inseminazione - INSEMINAZIONE INTRATUBARICA(ITI): Percentuali di gravidanze: nella nostra esperienza le percentuali di successo connesse a questa tecnica sono piuttosto elevate. Si raggiunge una percentuale di successo di circa il 30-40 % sotto i 38 |
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FIVET (Fecondazione in vitro ed embrio transfer) La FIVET è una delle tecniche più diffuse e conosciute. E' stata introdotta negli anni ottanta e i bambini nati in tutto il mondo grazie a questa tecnica sono attualmente oltre trecentomila. Essa si basa sull'incontro dello spermatozoo con l'ovulo al di fuori della loro sede fisiologica (tratto terminale delle tube) dove avviene fisiologicamente la fecondazione e pertanto è in grado di offrire una soluzione anche alle donne con alterazioni strutturali delle salpingi ed impervietà tubarica bilaterale. Recentemente, specie in associazione con la ICSI tali tecniche hanno esteso il loro campo di applicazione e possono essere utilizzate anche in caso di liquido seminale problematico, in casi di fallimenti ripetuti di altre tecniche di inseminazione e quando la causa dell'infertilità sia sconosciuta (sterilità idiopatica ). Circa la procedura pratica, la prima fase contempla la stimolazione delle ovaie in modo da ottenere una crescita multipla dei follicoli. Alla data prestabilita dal piano terapeutico, la donna al suo domicilio inizierà la terapia. In questa prima settimana non sono necessari (eccetto casi particolari ) controlli. All'8°giorno circa viene effettuata una ecografia vaginale per controllare numero e dimensioni dei follicoli ovarici ed un prelievo di sangue per valutare il dosaggio del 17beta esradiolo. A seconda del procedere della stimolazione si aumenteranno o si ridurranno i dosaggi al fine di ottenere una corretta maturazione degli ovociti che dovranno risultare (nei limiti del possibile) in un numero tale da poter alla fine trasferire in utero due o tre embrioni. Nel momento in cui si evidenzierà la maturazione ottimale dei follicoli, la stimolazione verrà interrotta e si somministrerà la terapia che porterà all'ovulazione. Dopo circa 36 ore si procederà al recupero degli ovociti. Ciò viene fatto tramite una tecnica ecoguidata in anestesia locale e blanda sedazione: un ago montato su una sonda ecografica viene fatto penetrare attraverso la parete vaginale dei fornici posteriori fino a raggiungere dopo pochi centimetri di tragitto, gli ovociti contenuti nei rispettivi follicoli, pronti per essere aspirati. Raramente questo momento del Pick up risulta fastidioso per la donna e la stessa viene dimessa dopo circa due ore. Nel frattempo il marito ha provveduto a fornire il seme al laboratorio che dopo opportuna preparazione viene utilizzato per inseminare gli ovociti estratti con il pik up. Segue un lasso di tempo di 16/19 ore dove in laboratorio ovociti e spermatozoi vengono lasciati insime in provetta.Dopo questo periodo viene accertato l'esito della fertilizzazione che si evidenzia con la presenza di due piccole formazioni rotondeggianti chiamati pronuclei. In genere, il 65-75% degli ovociti si fertilizza; vi sono però dei casi particolari in cui la fertilizzazione in FIVET non avviene ed in questi casi è necessario ricorrere alla ICSI. Percentuale di gravidanze: per ogni ciclo di fecondazione assistita in FIVET _ ICSI è ragionevole attendersi una percentuale di successo di circa il 30-40 % sotto i 38 anni pregnancy rate combinato in 2 tentativi 70-72% di gravidanze. Al di sopra dei 39 anni tale percentuale si riduce. Conclusioni: questa esposizione necessariamente schematica potrebbe trarre in inganno il lettore se pensasse che il piano terapeutico è più o meno uguale per tutte le coppie. Non è più cosi. I Centri di Medicina della Riproduzione che hanno più successi sono quelli che adottano schemi terapeutici diversi a seconda della tipologia della coppia. |
ICSI (Iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi)
Ciò permette di trattare maschi con seminali con pochissimi spermatozoi mobili o anche casi con assenza di spermatozoi nel seminale che vengono estratti tramite un ago dai testicoli e dall'epididimo per poi essere iniettati negli ovociti.
PESA (aspirazione percutanea degli spermatozoi dai testicoli ed epididimo) TESA (prelievo bioptico degli spermatozoi o spermatidi dal testicolo) Nel seme di certi maschi non sono presenti spermatozoi. Ciò non esclude che si possano ritrovare nel testicolo e nell'epididimo. Pertanto, con un ago sottile inserito attraverso la cute si tenta di aspirare spermatozoi da questi organi per iniettarli poi negli ovociti tramite ICSI. |
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ASSISTED HATCHING |
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COLTURA DELLE BALSTOCISTI: una strategia efficace dopo ripetuti tentativi falliti di fivet-icsi La coltura in vitro degli embrioni fino allo stadio di blastocisti è una delle opzioni terapeutiche che in molti casi puo' migliorare i risultati clinici nella cura della sterilità. In casi selezionati di pazienti con mancato impianto dopo ripetuti tentativi di fecondazione in vitro, è possibile offrire alla coppia affetta da sterilità la strategia della coltura estensiva a blastocisti, in alternativa al transfer tradizionale in seconda o terza giornata. |
Pre-embrione a 8 cellule-stadio a cui può essere fatta la diagnosi pre-impianto
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Rischi per la paziente nella fecondazione assistita I rischi immediati sono percentualmente bassi poiché sono legati al prelievo ecoguidato transvaginale degli ovociti mediante aspirazione dei follicoli con un ago montato su una sonda ecografica. Tali rischi comprendono traumatismo vascolare e possibile sanguinamento addominale nello 0,7%; infezioni pelviche nello 0,8%. La sindrome da iperstimolazione ovarica rappresenta certamente la complicanza più temibile della fase di stimolazione. Gravidanze multiple: è un rischio sempre presente ed in parte inevitabile se si trasferiscono due o tre pre-embrioni. I bambini nati in tutto il mondo con tecniche di fecondazione assistita sono oltre 300.000 e gli studi sin'ora compiuti sull'incidenza di malformazioni congenite, la crescita e lo sviluppo neurologico di questi bambini non differisce da quelli concepiti spontaneamente.
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