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Diagnosi Prenatale

 


                                Diagnosi Prenatale - Amniocentesi                                                                                                                                                                                                           feto 3 mesi ecografia 3dIl miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie con la conseguente diminuzione delle patologie da cause ambientali (malnutrizione ed infezioni) ha portato ad un incremento relativo della frequenza delle malattie congenite.

Leggi tutto: Diagnosi Prenatale

Acido folico e Gravidanza

                                       Acido folico e gravidanza                                           acido folico                                                                  L’acido folico è una vitamina del gruppo B che in natura si trova nelle verdure a foglia verde,  negli agrumi, nei legumi e nei cereali integrali. I termini “folacina” e “acido folico” sono sinonimi; l’acido folico è la forma sintetica della folacina.

Gli scienziati sono concordi nell’affermare che l’acido folico riduce i rischi di malformazioni del tubo neurale (gravi malformazioni embrionali), compresa la spina bifida e l’anencefalia. Nel 1992, la Food and Drug Administration (FDA) ha consigliato di arricchire l’intera alimentazione negli Stati Uniti con l’acido folico, una strategia che in passato ha funzionato bene con altre utili sostanze, come lo iodio (nel sale), la vitamina D (nel latte) e la tiamina (nella farina e nel pane). L’acido folico iniziò a essere aggiunto al pane e ad altri prodotti a base di cereali negli Stati Uniti nel gennaio del 1998.

Le malformazioni del tubo neurale che possono essere prevenute con l’acido folico, ad esempio la spina bifida e l’anencefalia, sono tra le malformazioni fetali più gravi e frequenti.

La spina bifida si verifica quando la colonna vertebrale del feto non si chiude a protezione del midollo spinale; questa chiusura dovrebbe avvenire entro le prime settimane di gravidanza. La spina bifida provoca problemi neurologici e a volte anche vari stadi di ritardo mentale.

Nell’anencefalia, invece, il cervello del bambino non si sviluppa correttamente e la maggior parte del tessuto cerebrale (o addirittura tutto il tessuto) è assente. I feti colpiti da anencefalia nascono morti o muoiono poco dopo il parto.

Gli scienziati che rappresentano molte organizzazioni ed enti pubblici e privati, compresa laFood and Drug Administration, il Public Health Service, la Teratology Society e la Spina Bifida Association of America raccomandano alle donne in età fertile (dai 15 ai 45 anni) di assumere acido folico nella dieta giornaliera, e non solo al momento della gravidanza, quando spesso è troppo tardi per prevenire queste malformazioni.

Un recente rapporto del Nation Center for Health Statistics esamina l’incidenza negli Stati Uniti della spina bifida e dell’anencefalia su un periodo di 11 anni (dal 1991 al 2001) ed evidenzia una decrescita significativa nell’incidenza di queste malformazioni fetali nel 2001 rispetto al 1997.

Che cos’è l’acido folico

L’acido folico è una sostanza chimica necessaria per la nostra esistenza che deve essere assunto in quantità adeguata attraverso gli alimenti o con integratori alimentari di diversa origine. L’acido folico è una vitamina del gruppo B che, secondo il parere unanime degli scienziati, riduce fino al 70% il rischio di malformazioni del tubo neurale, compresa la spina bifida e l’anencefalia, purché venga assunto regolarmente dalle donne in età fertile.

Per essere efficace l’acido folico deve essere assunto durante le prime settimane di gravidanza, quando è più probabile che si verifichino queste malformazioni del tubo neurale.

I termini “Folacina” e “acido folico” sono sinonimi. L’acido folico è la forma sintetica della folacina, che in natura si trova in alcuni alimenti, quali le verdure a foglia verde, i legumi, gli agrumi e i cereali integrali.

Malformazioni del tubo neurale

Le malformazioni del tubo neurale (NTD) sono tra le malformazioni fetali inabilitanti più frequenti. Negli Stati Uniti ogni anno nascono circa 2500 bambini affetti da NTD. Circa la metà di questi casi potrebbe essere imputata a una scarsa assunzione di folacina da parte delle madri, mentre le altre NTD hanno cause diverse su cui non si è ancora riusciti a fare chiarezza.

La spina bifida è una malattia in cui il midollo spinale rimane esposto. La maggior parte dei bambini affetti da spina bifida raggiunge l’età adulta con diverse forme di disabilità, che vanno da problemi nel controllo dell’intestino e della vescica fino ad arrivare alla paralisi. Per molti di essi potrebbero rivelarsi necessarie una serie di operazioni e altre terapie.

Nei casi di anencefalia, i neonati muoiono poco dopo la nascita poiché il loro cervello non si è formato, in tutto o in parte.

Poiché le NTD si sviluppano nelle prime fasi della gestazione (18, 30 giorni dopo il concepimento), è necessario che una donna in età fertile, anche prima di sapere di essere incinta, si abitui ad assumere una quantità adeguata di acido folico per tutto il periodo fertile.

Le donne che nella loro prima gravidanza hanno presentato un caso di NTD sono estremamente a rischio nelle gravidanze successive. Se stanno pensando di avere un bambino, dovrebbero consultare il proprio ginecologo per individuare la migliore strategia preventiva.

Spina bifida

La spina bifida è una malformazione della colonna vertebrale. Se le vertebre (le ossa della colonna vertebrale) che circondano il midollo spinale non si chiudono correttamente durante i primi 28 giorni dalla fecondazione, il midollo e il liquido spinale non rimangono nella loro sede e sporgono, di solito nella parte bassa della schiena.

Una volta tutti i bambini colpiti morivano, invece ora con adeguate terapie mediche una percentuale di essi che va dall’85 al 90 per cento sopravvive fino all’età adulta ma, a seconda della gravità della malattia, con diversi gradi di paralisi e incontinenza.

La malattia può manifestarsi in due modi diversi. Nella forma meno grave, la cosiddetta spina bifida occulta, la colonna vertebrale presenta soltanto un piccolo spazio vuoto non correttamente chiuso, con una fossetta nella pelle che lo ricopre. Di solito questa forma è asintomatica. Alcuni americani sono affetti da spina bifida occulta senza saperlo, secondo a quanto afferma il National Information Center for Children and Youth with Disabilities.

La forma più invalidante è la spina bifida aperta, che produce una cisti visibile sulla schiena del bambino. Se questa cisti è piccola (e allora viene detta meningocele), una volta che si interviene su di essa è possibile limitare l’entità della paralisi muscolare, o addirittura non avere alcuna paralisi o incontinenza.
Nel 90 per cento dei casi di spina bifida, è la stessa porzione non sviluppata di midollo spinale a sporgere fuori dalla colonna vertebrale e a creare un rilievo sulla schiena del bambino. Tutte le parti di midollo spinale che si trovano fuori dalle vertebre sono malformate o danneggiate, e questo provoca la paralisi e l’incontinenza. Questa situazione è nota come mielocele (o mielomeningocele) ed è l’accezione comune dell’espressione “spina bifida”.

La collocazione della ciste determina la gravità della disabilità del bambino, più la ciste sta in alto nella colonna vertebrale, più la paralisi risulta grave.

I medici devono richiudere l’apertura della colonna vertebrale subito dopo la nascita, altrimenti il bambino è destinato a morire. Nei primi anni di vita, spesso, seguono altri interventi chirurgici importanti. Circa l’85 per cento dei bambini affetti da spina bifida sviluppa un’altra malattia chiamata idrocefalo, un accumulo dei liquidi cerebrospinali che circonda il cervello. Questo liquido deve essere drenato nell’addome o nel flusso sanguigno con un tubicino impiantato chirurgicamente.

Alcuni bambini affetti da spina bifida sviluppano malformazioni nei piedi e delle ginocchia causate dall’interruzione delle terminazioni nervose della colonna vertebrale. Per molti pazienti si rivela necessario l’uso di tutori, stampelle e altri strumenti che li aiutino a camminare. Possono presentare disturbi dell’apprendimento, e circa il 30 per cento di essi presenta un ritardo mentale da lieve a grave, specie se è affetto da idrocefalo cronico. Le infezioni croniche della vescica e i problemi ai reni richiedono un’attenzione medica che può durare per tutta la vita.

Sebbene abbiano una costante necessità di cure mediche, i bambini affetti da spina bifida possono imparare a badare a se stessi per molte delle necessità quotidiane. Spesso, ad esempio, imparano a cateterizzarsi, in modo da poter frequentare regolarmente la scuola. Se curata correttamente, una persona affetta da spina bifida può vivere un’esistenza lunga e produttiva.

Esami per le malformazioni del tubo neurale

Esistono diversi esami per diagnosticare le malformazioni del tubo neurale prima della nascita.

Uno di essi, l’esame per l’alfa-feto proteina (AFP) nella madre, è un esame del sangue che la madre dovrebbe effettuare dalla sedicesima alla diciottesima settimana di gravidanza. È stato approvato negli Stati Uniti nei primi anni Ottanta come esame prenatale per le malformazioni del tubo neurale (un altro uso approvato è come coadiuvante nella diagnosi di un certo tipo di cancro ai testicoli).

L’esame misura l’alfa-feto proteina, una sostanza prodotta dal feto e secreta nel liquido amniotico, che alla fine entra nel sangue della madre. Crescendo, il feto produce quantità crescenti di AFP. Il livello di AFP nel sangue della madre è massimo nel periodo compreso tra la trentesima e la trentaduesima settimana di gravidanza.

Una quantità di AFP insolitamente alta può indicare che il bambino ha una malformazione del tubo neurale, ma questo test non è perfetto.

Fino al 20 per cento dei casi di spina bifida non causano alti livelli di AFP, quindi il test non li individua e, se l’esame evidenzia un alto livello di AFP, la malformazione del tubo neurale è presente solo nel 10 per cento dei feti con valori anomali. Nella maggior parte dei casi, il livello di AFP è alto perché la gravidanza è in uno stato più avanzato rispetto a quanto ipotizzato.

Se una donna manifesta un valore elevato di AFP il suo medico le farà fare un secondo esame identico, seguito da un’ecografia. Se poi non si riuscirà ancora a spiegare l’alto livello di AFP, i medici potranno eseguire un’amniocentesi. In questo esame il medico preleva un campione di liquido amniotico e misura i livelli di AFP presenti al suo interno. Il risultati della combinazione di questi esami identificheranno con ottima probabilità i casi di spina bifida.

Storia

Gli scienziati hanno ipotizzato un collegamento tra le malformazioni prenatali del tubo neurale e la dieta per la prima volta negli anni Cinquanta. L’incidenza di queste malattie è sempre stata più alta nelle classi sociali più basse, in cui le donne potrebbero seguire diete più povere.

I bambini concepiti in inverno o all’inizio della primavera hanno più probabilità di essere affetti da spina bifida, forse perché la dieta della madre è carente di frutta e verdura fresca (che sono buone sorgenti di folacina) durante le prime settimane di gravidanza.

Nel 1991 alcuni ricercatori inglesi hanno scoperto che il 72 per cento delle donne con precedenti di malformazione prenatale del tubo neurale in una gravidanza presentava un minore rischio di avere un bambino colpito dalla stessa malformazione qualora avesse assunto dosi adeguate di acido folico prima della gravidanza e nelle prime settimane di gravidanza.

Un’altra ricerca ha esaminato l’assunzione di acido folico nelle donne ungheresi. Le prove sperimentali hanno evidenziato che le madri che non avevano mai avuto un bambino affetto da malformazioni del tubo neurale e che avevano assunto un integratore di vitamine e di sali minerali con acido folico erano meno a rischio nelle gravidanze successive rispetto alle donne a cui era stato somministrato un placebo.

Il Public Health Service (PHS) degli Stati Uniti ha consigliato nel settembre 1992 a tutte le donne in età fertile di consumare 400 microgrammi (ug) di acido folico al giorno per ridurre il rischio di concepire un bambino affetto da spina bifida o da altre malformazioni del tubo neurale.

Sulla base di queste evidenze si è iniziato in America ad arricchire alcuni alimenti con acido folico, grazie anche ai successi precedenti:

  • l’aggiunta di iodio al sale è stata uno dei primi programmi di questo tipo ad avere successo. La fortificazione con lo iodio iniziò negli Stati Uniti nel 1924 per prevenire il gozzo, il cretinismo e altri sintomi di grave carenza di iodio.
  • Nei primi anni Trenta, fu aggiunta per la prima volta la vitamina D al latte vaccino, per contribuire all’assorbimento del calcio e del fosforo e per prevenire così l’insorgere del rachitismo.

Un aspetto negativo di questa scelta è che, tra gli anziani, alti livelli di acido folico possono complicare la diagnosi tempestiva della carenza di vitamina B12.

Strategia preventiva

Le ricerche hanno dimostrato che l’acido folico, se assunto giornalmente prima della gravidanza e nei primi mesi della stessa, può prevenire fino al 70 per cento delle malformazioni invalidanti o fatali del cervello e del midollo spinale, note come malformazioni del tubo neurale.

L’acido folico dovrebbe essere assunto da tutte le donne in età fertile (dai 15 ai 45 anni circa) che potrebbero rimanere incinte, che stanno pianificando una gravidanza o sono nelle prime settimane di gravidanza; in Italia è contenuto in alcune formulazioni registrate come farmaco (Folina, Folidex, Levofolene, …) e come integratori (Elevit, Multicentrum Materna, Multifolico, Folico, …)

Richard B. Johnston Jr, direttore sanitario del March of Dimes ha affermato: “Per essere efficace nella prevenzione delle malformazioni neonatali, l’acido folico dovrebbe essere assunto prima del concepimento e durante le prime quattro settimane di gravidanza. Poiché circa metà delle gravidanze nel nostro paese sono indesiderate, tutte le donne in età fertile dovrebbero assumere acido folico quotidianamente.”

La Teratology Society raccomanda che:

  1. Le donne in età fertile dovrebbero assumere ogni giorno un integratore vitaminico contenente 0,4 mg di acido folico;
  2. Le ricerche mirate a comprendere il meccanismo grazie al quale l’acido folico o le sostanze chimiche ad esso metabolicamente collegate riducono il rischio di malformazioni fetali dovrebbero essere fortemente promosse.”

Alimenti contenenti acido folico

La March of Dimes Birth Defects Foundation sconsiglia alle donne di basarsi unicamente su questi alimenti per assumere una quantità di acido folico sufficiente a prevenire gravi malformazioni nei loro eventuali bambini.
Qui di seguito troverete le diverse fonti naturali di folacina:

Alimento
Microgrammi (per 100 grammi di cibo)

Verdure a foglia verde

Altre verdure

Frutta (limoni in particolare)

Fagioli (legumi)

Cereali

Cereali per la prima colazione

120-160

40-100

50-100

50-300

60-120

100-400

Tutti 9 mesi

 


 Tutti 9 mesi di gravidanza                                                                           Tutta la gravidanza: il corpo della mamma che cambia, l'embrione che diventa feto, i disturbi e gli esami da fare, le scoperte, il tutto corredato da tante immagini e nozioni da ricordare. Tutta la gravidanza divisa per nove mesi e 40 settimane 

Leggi tutto: Tutti 9 mesi

Febbre Sintomi,Cause e Rimedi

 La febbre in bambini ed adulti: sintomi, cause e rimedi

La febbre consiste in un temporaneo aumento della temperatura corporea in risposta ad una malattia e/o infezione; indicativamente si considera febbre in un bambino quando la misurazione restituisce valori uguali o superiori a

  • 38.0° per via rettale,
  • 37.5° per via orale,
  • 37.2° sotto l’ascella.

Per un adulto si indica generalmente un intervallo compreso fra 37° e 37.5° a seconda del momento della giornata, verso sera infatti la febbre o comunque la temperatura corporea tende spontaneamente a salire.

Ulteriori fattori in grado di causare una variazione della temperatura corporea sono:

  • Ciclo mestruale, che nella seconda parte provoca un aumento della temperatura,
  • attività fisica,
  • forti emozioni,
  • mangiare,
  • vestiti pesanti,
  • farmaci,
  • temperatura ed umidità dell’ambiente.

Misurare la febbre

 
Termometro tradizionale 

Misurare la febbre significa rilevare la temperatura corporea; se fino a poco tempo fa i termometri a mercurio erano la norma, da quest’anno sono stati vietati a causa della potenziale tossicità in caso di rottura e i termometri elettronici sono un’alternativa valida ed economica.

 


                                                                                                                                                                                                                         Termometro digitale

Il termometro digitale dev’essere pulito prima e dopo ogni misurazione, per evitare che diventi potenziale fonte di contagio; in caso di utilizzo di termometro in vetro (a mercurio o ecologico) può essere necessario agitarlo prima della rilevazione per riportare la sostanza contenuta all’interno del bulbo, dopodichè è possibile continuare con la misurazione della febbre.


attendere almeno 1 ora a seguito di esercizio fisico o bagno caldo,Prima di procedere alla rilevazione della febbre è importante:

  • attendere 30 minuti dopo aver fumato, mangiato o bevuto cibo/liquidi particolarmente freddi o caldi.

La rilevazione può avvenire sostanzialmente in 3 differenti posizioni:

Bocca

Il termometro dev’essere posto sotto la lingua, tenendo la bocca chiusa e respirando con il naso.

Retto

Questa metodologia è più che altro usata per i bambini o per coloro che non sono in grado di tenere il termometro in bocca; è possibile eventualmente applicare della vasellina sul bulbo del termometro per facilitarne l’inserimento per circa 2 cm all’interno del retto. E’ importante che il paziente stia più fermo possibile durante la misurazione per evitare incidenti, nel caso di neonati si consiglia l’uso di termometri digitali a punta flessibile.

Ascella

La terza alternativa prevede il posizionamento del termometro sotto l’ascella, con il braccio chiuso sul corpo a tenerlo in posizione. Richiede di norma qualche istante in più per una corretta misurazione.

Termometri da orecchio e da fronte

Questa tipologia di termometri sono sempre più diffusi grazie alla progressiva diminuizione dei prezzi ma, sopratutto per quanto riguarda gli auricolari, sono stati talvolta segnalati problemi nell’accuratezza dei risultati.

 

Cause

La febbre è innanzi tutto un importante meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo contro le infezioni con 2 obiettivi principali:

  1. Rendere più difficile la proliferazione batterica e virale, generalmente ottimale a circa 37°,
  2. manifestare un segnale chiaro di allarme che renda evidente lo stato di malessere.

Praticamente ogni infezione è quindi potenzialmente in grado di provocare febbre, tra le più comuni possiamo ricordare:

  • Infezioni respiratorie, come , , , , , bronchite, polmonite,raffreddoriinfluenzamal di golasinusitemononucleosi
  • Infezioni del tratto urinario,
  • Gastroenterite,
  • Appendicite,
  • ,Tubercolosi
  • Infezioni della pelle,
  • Meningite,

Anche le malattie autoimmuni possono essere causa di febbre, ricordiamo per esempioartrite, morbo di Crohn e lupus eritematoso.

In altri casi alcuni farmaci possono essere causa di aumento della temperatura corporea (alcuni antibiotici, antistaminici, medicinali per le convulsioni).

Situazioni più rare sono invece quelle in cui la febbre può essere la prima manifestazione chiara di una forma tumorale, per esempio per i linfomi Hodgkin e non Hodgkin, leucemia.

Sintomi

A seconda della causa alla base della febbre potrebbero verificarsi anche i seguenti sintomi:

  • Sudorazione,
  • Brividi,
  • ,Mal di testa
  • Dolori muscolari,
  • Perdita di appetito,
  • Disidratazione,
  • Debolezza generale,
  • Stanchezza,

Valori di febbre particolarmente elevati potrebbero essere collegati anche ai seguenti sintomi:

  • Allucinazioni,
  • Confusione,
  • Irritabilità,
  • Convulsioni.

Pericoli

Danni cerebrali da febbre in genere non si verificano a meno che la temperatura non diventi superiore a 42°; febbri da infezioni, anche se  non trattate, raramente aumentano oltre i 40.5°, a meno che il paziente non sia eccessivamente coperto o l’ambiente non sia particolarmente caldo.

Più comuni sono invece le convulsioni febbrili nei bambini, circa 1 bambino su 25 almeno una volta le ha manifestate principalmente tra i 6 mesi ed i 5 anni, anche se in genere il primo attacco compare prima dei 3 anni. Più alta è l’età del primo attacco e minore è la probabilità che questo si ripeta.

Durante la convulsione il piccolo paziente potrebbe perdere conoscenza e contrarre involontariamente muscoli volontari per esempio di gambe e braccia. Più raramente il corpo, magari solo in alcune parti, diventa rigido (per esempio una gamba). Di norma questi attacchi non superano i 2 minuti, ma l’intervallo va da pochi secondi ad oltre 15 minuti in rari casi. Anche se particolarmente impressionanti le convulsioni febbrili difficilmente comportano pericoli reali: i rischi maggiori sono legati alla possibilità di trauma all’inizio dell’attacco ed all’eventualità che della saliva vada per traverso.

La maggior parte dei bambini colpiti da convulsioni febbrili presentano febbre pari o superiore a 39°, e si manifestano principalmente durante il primo giorno di febbre.

I bambini soggetti a convulsioni febbrili non sono da considerarsi epilettici e non esistono evidenze che leghino gli attacchi, anche se prolungati, a danni cerebrali permanenti. A parte condizioni particolari (ritardi mentali, per esempio) la probabilità che in futuro si manifesti epilessia e di 1 su 100.

In caso di attacco è necessario sforzarsi di mantenere la calma, poggiare il bambino per terra lontano da mobili od altri oggetti e per evitare rischi di soffocamento la posizione ideale sarebbe su un fianco.


Posizione di sicurezza per convulsioni da febbre .

A seguito di crisi è necessario procedere immediatamente a visita medica, magari del Pronto Soccorso in caso di durata superiore ai 10 minuti.

Cura e terapia

Un semplice raffreddore od altra forma influenza potrebbe provocare febbre anche piuttosto alta, ma non necessariamente questo è segnale di situazione grave per l’incolumità del malato, al contrario esistono condizioni molto più pericolose in grado di manifestarsi con poche linee o addirittura senza febbre.

Escluse patologie che richiedano trattamenti specifici, indichiamo quindi una sorta di linea guida da seguire in caso di febbre; nel caso di temperature non particolarmente elevate potrebbe essere sufficiente riposo e idratazione (bere molto). Nel caso di bambini vengono di norma escluse complicazioni nel caso in cui il piccolo paziente:

  • abbia voglia di giocare,
  • mangi e beva regolarmente,
  • sia attento e sorridente,
  • abbia un colorito naturale,
  • si riprenda quando la temperatura diminuisce.

Nel caso in cui il paziente, sopratutto se bambino, manifesti malessere, vomito, disidratazione o non riesca a riposare si dovrebbe invece agire in modo più incisivo per abbassare la febbre.

In questi casi si ricorda:

  • Non fasciare o coprire eccessivamente il paziente,
  • la stanza non dovrebbe essere nè troppo calda nè troppo fredda,
  • spugnature di acqua tiepida possono aiutare a diminuire la febbre, sopratutto dopo la somministrazione del farmaco per evitare fenomeni di rimbalzo,
  • non ricorrere a bagni freddi, ghiaccio od impacchi di alcol, che raffredderebbero la pelle ma spesso peggiorano la situazione provocando ulteriori brividi.

Per quanto riguarda i farmaci si consiglia di attenersi scrupolosamente a quanto indicato dal medico/pediatra/farmacista, in generale si ricorda che:

  • Paracetamolo (Tachipirina®, Efferalgan®, Acetamol®, …) ed ibuprofene (usato più per i bambini che per gli adulti, sotto forma di sciroppi tra cui Nureflex®, Antalfebal®,…) aiutano a ridurre la febbre e, solo dietro parere medico, possono essere associati.
  • Il paracetamolo si assume di norma ogni 4-6 ore, a seconda della dose,
  • mentre l’ibuprofene si somministra ogni 6-8 ore, ma raramente nei bambini al di sotto dei 6 mesi di età.
  • L’acido acetilsalicilico (Aspirina®, Vivin C, …) è molto efficace per ridurre la febbre, ma senza il consiglio medico non deve MAI essere usata nei bambini al di sotto dei 16 anni.
  • E’ importante somministrare la dose corretta di farmaco, in bambini ed adulti, per rendere efficace il rimedio senza rischio di sovradosaggio.

Durante la febbre è infine importante:

  • Bere molto,
  • non forzare eccessivamente un bambino che non abbia fame.

Quando chiamare il medico

Bambini

E’ necessario rivolgersi al pediatra in qualsiasi caso di dubbio nel caso di bambini, in particolar modo per i più piccoli: le linee guida americane suggeriscono in particolare le seguenti condizioni

  • abbia meno di 3 mesi ed una temperatura interna superiore ai 38°,
  • abbia fra i 3 e 12 mesi ed una temperatura interna superiore ai 39°,
  • se più piccolo di 2 anni e la febbre dura da più di 24-48 ore,
  • se più grande di 2 anni e la febbre persiste da 3 giorni,

Richiede invece intervento d’emergenza il bambino che:

  • Piange e non riesce a tranquillizzarsi,
  • non è in grado di muovere un braccio od una gamba (pericolo di convulsioni).

Adulti e bambini

Per qualsiasi tipologia di paziente è necessario ricorrere al parere medico nel caso in cui:

  • in ogni caso per febbre superiore ai 40.5°,
  • un adulto con febbre che non passa da almeno 2 giorni,
  • siano presenti ulteriori sintomi che richiedono trattamento, come mal di gola, male alle orecchie, tosse,
  • la febbre, anche se molto leggera, persiste da una settimana o più,
  • sussistano particolati problemi di salute come cardiopatie, , trattamenti cronici con cortisonici, trapianti recenti, , .diabetesieropositivitàchemioterapia
  • sia stato recentemente fatto un vaccino,
  • siano presenti manifestazioni cutanee,
  • sia presente dolore mentre si urina,
  • sia di recente tornato da un viaggio, in particolar modo da Paesi del terzo mondo.

Richiede immediato intervento il paziente, adulto o bambino, che:

  • non riesce a restare sveglio,
  • manifesta un forte stato confusionale,
  • non è in grado di camminare,
  • ha gravi difficoltà respiratorie,
  • ha labbra, lingua o unghie blu,
  • sia presente un mal di testa particolarmente severo,
  • sia presente un severo torcicollo,
  • manifesti convulsioni.                                                                                                           Fonte-Farmacoecura   

Calcola ovulazione, data Parto


 
 

CALCOLI ONLINE : GIORNI OVULAZIONE, PERIODO FERTILE, DATA DEL PARTO, GRAVIDANZA, FUTURA ALTEZZA BAMBINO

 
 

Calcoli periodo prima e dopo gravidanza


Queste calcolatrici online consentono di seguire l'evoluzione di una possibile gravidanza, con successiva nascita di un bambino. La prima calcolatrice consente di calcolare i giorni di ovulazione della donna inserendo la data iniziale dell'ultimo ciclo mestruale. La seconda determina il periodo fertile della donna partendo dall'ultima mestruazione. La terza calcola la data presunta del parto, quella del concepimento e l'attuale fase di gravidanza. Per le donne incinte, la quarta calcolatrice mostra le fasi della gestazione e gli stadi di sviluppo del feto. L'ultima calcolatrice indica la probabile altezza dei bambini da adulti (21 anni), partendo dal peso e dall'altezza e dalle caratteristiche dei genitori. Trattandosi di elaborazioni statistiche, si sottolinea che i risultati dei calcoli hanno valore approssimativo.

 
 

Attenzione, avviso importante: come tutti i calcolatori online dedicati alla salute, le calcolatrici presenti in questa pagina non possono assolutamente sostituire l'esame del paziente (in questi casi, della gestate e dei bambini) da parte di personale medico specialistico. Inoltre, queste calcolatrici si basano su dati statistici e pertanto generici, offrendo risultati approssimativi. Ogni decisione inerente alla salute va sempre assunta consultandosi con il proprio medico di fiducia, dal ginecologo al pediatra, ecc.. La salute propria e dei figli è il bene più prezioso: non bisogna mai dimenticarlo.

 
 
 
 
 
Periodo fertile, gravidanza e aborto
L'ovulazione è il momento in cui l'ovocita viene espulso dalle ovaie. Ciò avviene di solito attorno al 14° giorno del ciclo mestruale, cioè mediamente dai 16 ai 12 giorni prima dell'inizio del flusso mestruale, in corrispondenza di un picco di ormoni LH (ormone luteinizzante) ed estrogeni.

Il periodo fertile è quello in cui la donna ha maggiori probabilità di restare incinta. Esso è compreso fra i 5 giorni precedenti l'ovulazione ed i 2 giorni successivi. In un ciclo di 28 giorni, con una fase lutea di 14 giorni, il periodo di maggior fertilità corrisponde alla seconda settimana del ciclo ed all'inizio della terza. I metodi di pianificazione della nascita basati sul controllo della fertilità mirano a determinare il periodo esatto dell'ovulazione, allo scopo di identificare i giorni relativamente fertili e quelli non fertili del ciclo.

Il concepimento è il momento della fecondazione di una donna, che si verifica quando uno spermatozoo maschile incontra un ovocita femminile nella tuba uterina intorno al 14° giorno del ciclo mestruale. Gli spermatozoi, prodotti nei testicoli, possono vivere fino a 4 giorni nel corpo della donna. Gli ovociti sono le cellule germinali femminili e si trovano nell'ovaio; ogni mese uno solo di loro riesce ad arrivare a maturazione (è rara la maturazione contemporanea di due o più ovociti).

La gestazione o gravidanza indica lo stato della la donna che porta dentro di sé il frutto del concepimento. Presumendo una durata media del ciclo mestruale di 28 giorni, la gravidanza dura in media 40 settimane; per l'esattezza, 280 giorni, calcolati a partire dal giorno d'inizio dell'ultima mestruazione. Durante i nove mesi di gravidanza, il corpo della donna subisce notevoli trasformazioni che diventeranno sempre più evidenti dopo il primo trimestre di gestazione. Quando tale periodo scorre senza l'insorgere di patologie o di complicanze e termina alla 40esima settimana, esso viene definito fisiologico. La gestazione comincia il giorno dopo l'inizio dell'ultimo ciclo mestruale ed è da quel momento che si possono calcolare le settimane della sua durata.

L'aborto è l'interruzione prematura di una gravidanza. Questa può avvenire per cause naturali (aborto spontaneo), oppure essere provocata artificialmente (aborto provocato o interruzione volontaria della gravidanza). In passato, in Italia si definiva come aborto una interruzione della gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dal concepimento. Attualmente, in medicina, questo parametro è superato e si preferisce indicare con tale termine l'interruzione della gravidanza che si verifica quando il feto (potenzialmente) vitale non abbia raggiunto un peso minimo di 500 grammi all'atto dell'espulsione o della estrazione dal corpo della donna. Qualore il peso non fosse conosciuto, si fa riferimento al mancato raggiungimento della 22a settimana di gestazione o, in alternativa, all'altezza non superiore a 25 cm. Si parla invece di parto prematuro o di nascita pretermine quando il parto si verifica prima della 37a settimana di gestazione.
 
 
 
 Calcolo online dei giorni di ovulazione
Inserisci il giorno iniziale del tuo ultimo ciclo mestruale:
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Data presunta della ovulazione è:
 
 Calcolo del periodo fertile nella donna
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 Calcolo della data presunta del parto
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 Calcolo delle varie fasi della gravidanza
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Probabile data del concepimento (circa due settimane dopo l'ultimo ciclo mestruale):
Periodo di maggior rischio di malformazioni: dalla quinta alla decima settimana di gravidanza (n. settimane da ultimo ciclo mestruale) da
a
Inizio della formazione degli organi: 5a settimana di gravidanza
Principali organi formati: 10a settimana di gravidanza
Fine del 1° trimestre (12 settimane); cala il rischio di aborto spontaneo: da 11a a 14a settimana di gravidanza
Alcuni prematuri possono sopravvivere (23 settimane): 23a settimana di gravidanza
Fine del secondo trimestre: 27a settimana di gravidanza
La data presunta del parto: 40a settimana di gravidanza; fine della gestazione
 
 Calcolo della probabile altezza dei bambini da adulti
Specifica il sesso femmina maschio
Età del bambino
Altezza del bambino Cm (centimetri)
Peso del bambino Kg (chilogrammi)
Altezza della madre Cm (centimetri)
Altezza del padre Cm (centimetri)
 
Probabile altezza del bambino a 21 anni: cm (centimetri)
 
Presupposti per calcolare l'altezza dei bambini da adulti
Di solito, nella prima infanzia, i bambini crescono ad un ritmo di circa 5-6 centimetri e mezzo all'anno, fino a che non inizia la pubertà, quando la loro crescita rallenta a circa 3-4 centimetri mezzo all'anno.

Un picco della crescita si registra durante la fase culminante della pubertà, quando l'altezza aumenta di 7,6-8,8 centimetri all'anno per le ragazze e di 10 centimetri all'anno per i ragazzi. Poi, nelle femmine, la crescita rallenta di nuovo a circa 6-7,5 centimetri all'anno dopo il menarca (cioè il primo ciclo mestruale), fino a raggiungere l'altezza di una persona adulta.

Di solito, ragazzi e ragazze continuano a crescere fino a 14-16 anni; va tuttavia sottolineato che questo aumento dipende dalla data di inizio della pubertà. Pertanto, l'arco temporale è molto elastico.

Va ricordato che le ragazze raggiungono il loro picco di crescita puberale circa 2 anni prima rispetto ai ragazzi; quindi, nella prima adolescenza, molte ragazze sono più alte rispetto ai coetanei maschi.
 

Diario di una gravidanza

              Crea il tuo diario della gravidanza                                                           Tenere un diario della gravidanza è un ottimo modo per annotare e avere a portata di mano tutte le informazioni più importanti legate a questa fantastica avventura e forse anche l'unica perche ogni gravidanza si vive in modo diverso: dai controlli medici, agli eventi speciali, fino agli stati d'animo e alle tue emozioni. In futuro troverai interessantissimo rileggere i tuoi appunti e farle vedere ai tuoi figli.

Innanzitutto ti serve un calendario per avere a portata di mano le date più importanti dei prossimi nove mesi. Quindi procurati un quaderno. Quando lo scegli, pensa innanzitutto alle pagine: meglio tante che poche.

È il momento di iniziare a scrivere. Prendi il calendario e segna le 40 settimane (o i 280 giorni) di durata della gravidanza, poi annota la data presunta della nascita il primo giorno della quarantesima settimana. Una volta evidenziato il periodo sul calendario, utilizzalo come guida per il tuo diario.

Adesso che hai creato il tuo diario, cosa scriverci? Ecco qualche suggerimento:

  • ♥ Le attività che fai ogni giorno. Adesso può sembrarti inutile e noioso, ma fra cinque anni ti farà piacere ricordare le cose che facevi.
  • ♥ Le date importanti. Segna l'inizio di ogni trimestre e riporta gli avvenimenti più importanti, come il primo calcetto del tuo bambino o il giorno in cui hai comprato il primo abito premaman.
  • ♥ I tuoi sintomi. I tuoi amici e i tuoi colleghi non reggeranno tutti i dettagli delle tue nausee e delle tue caviglie gonfie, quindi usa il diario per parlare liberamente di tutti i piccoli/grandi problemi che incontrerai.
  • ♥ Quello che mangi. Scrivere quello che mangi è uno dei modi più semplici e più efficaci per essere certa che la tua dieta sia davvero bilanciata. Non dimenticare di riportare nel diario anche le "voglie" o gli alimenti che ti hanno dato la nausea.
  • ♥ Le domande da chiedere al ginecologo o all'ostetrica. Potresti annotarle sul diario (chiaramente sempre che non siano urgenti) e portare i tuoi appunti alla visita successiva per allontanare qualsiasi dubbio.
  • ♥ I tuoi sogni. Durante la gravidanza anche i tuoi sogni cambiano e diventano ancora più ricchi di particolari e di emozioni. Sarà divertente rileggere i tuoi appunti negli anni successivi.
  • ♥ I regali. Segna tutti i regali che riceve il tuo bambino e tutto quello di cui ha ancora bisogno.
  • ♥ I tuoi pensieri. Crea uno spazio per scrivere le tue speranze, le tue paure e qualsiasi altra sensazione.                                        

                                                                                                                           

   
                               

                                                                                Diario di una gravidanza                                                                                                              Voglio raccontare il mio primo parto. La mia prima gravidanza a 30 anni stavo aspettando una bimba ed ero molto felice, la gravidanza e andata oltre il termine di 4 giorni....  cominciamo dal travaglio che e durato ben 26  ore e mi hanno somministrato 2 volte l’antibiotico perché il feto era senza acqua.  Stavo già a letto quando ho sentito che si sono rotte le acque erano le 2 di notte, con calma ho chiamato mio marito che lavora di notte e dista 40 km da casa nostra. Con la borsa per l'ospedale già pronta da un mese mi sono preparata e appena arrivato mio marito siamo andati all’ ospedale , alle 3,00 sono cominciate le contrazioni, erano molto leggere siccome era molto tardi volevo dormire pero non riuscivo, cosi sono stata sveglia tutta la notte. Il giorno dopo le contrazioni erano diventate più intense ma non ero pronta ancora per partorire, verso sera sono cominciate quelle forti ed ero arrivata ad un punto che non ce la facevo più, pensavo di non farcela dal dolore allora ho chiesto all’ ostetrica di andare nella vasca, avevo sentito che il dolore e meno intenso ed e vero, mi sono sentita subito meglio lo consiglio a tutte le donne l’acqua calda rilassa, diminuisce il dolore; può diminuire la prima fase del travaglio, riducendo i tempi per la dilatazione, diminuisce il rischio di lacerazioni al momento del parto perché l’acqua aiuta la distensione dei tessuti,  si riduce l’uso dei farmaci,  risultano in calo i parti operativi. La cosa bella  che mio marito era con me e tra una contrazione e l’ altra ci facevamo qualche risata che mi contava i minuti ogni quanto erano le contrazioni,  ma appena l’ostetrica ci ha beccati ridendo lo ha cacciato via perché io non riuscivo a rilassarmi, difatti appena e uscito che sono rimasta un po’ da sola sono cominciate le contrazioni con la spinta che sono diverse da quelle di prima. Sono uscita dalla vasca e sono andata in sala parto dove l’ostetrica e  mio marito mi hanno assistito, e stata dura ma ce lo fatta ho scoperto di essere più forte di quello che pensavo, alle 4 di notte e nata la bimba aveva 3610 kg , tutte le volte che vedevo un parto in televisione mi emozionavo tantissimo fino alle lacrime, ma quando ho partorito io non ho pianto per niente il mio compito era partorire una bimba sana,  ero molto fiera di me perché sono stata forte e ce lo fatta senza l’aiuto di nessuno da sola accovacciata, premetto che non dormivo da 3 giorni !!! !!! Direi che e stato un parto bello, mio marito ha tagliato il cordone ed io le ho fatto il bagnetto, lo vestita da sola, che in maggior parte degli ospedali queste cose le fanno le ostetriche.  Si, mi sono lacerata, ho perso tanto sangue mi ricordo che dopo il parto mi sono indebolita tantissimo stavo per svenire, mio marito aveva gli occhi rossi ed era più sfinito di me ma molto felice di stringere sua figlia tra le braccia,  io invece non volevo più andare via dal ospedale mi volevo dedicare solo a lei, la mia bambina !!!   Benvenuta al mondo AURORA!!!                       


                                                                 Dedicato a mia figlia  Aurora !!!                                  

Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi 
Se tu sapessi con quanto amore 
asciugo le tue lacrime 
Se tu sapessi con quanto amore 
ti prendo per mano affinché tu non cada
Se tu sapessi con quanto amore ti guardo
mentre annaspi nel caos della vita
E ogni istante, minuto, ora 
della giornata ti sono accanto.

In ogni tuo respiro prende vita il mio battito d'ali 
In ogni tuo sguardo prende vita il mio sorriso
Vorrei volare assieme a te,
e forse un giorno lo faremo 
quando sarai consapevole della tua divinità
aprirai le ali e volerai felice
capirai cosa sono, e quanto ti amo.

Ora non volo ma cammino assieme a te
a fianco a te. Io sono il tuo angelo
quello della tua anima, del tuo cuore 
quell'angelo che ogni mattina ti sveglia con un bacio
e ogni notte, apre le sue ali per riscaldarti il cuore. 

Io sono il tuo angelo,
quello che mai ti abbandonerà
quell'angelo che aspetta solo un tuo ...si....
per rivelarsi al tuo cuore.

 

Se tu sapessi con quanto amore guardo il tuo sguardo
che a volte è così triste e non ce la fa a vedere la luce.
Se tu sapessi con quanto amore stringo al tua mano
quando scrivi parole che non riesci a condividere
se tu sapessi con quanta gioia
mi stringo al tuo cuore quando regali un sorriso.
Se tu sapessi.. che ti sono accanto sempre
in ogni stante e maggiormente nei momenti difficili.
Se tu sapessi cos'è l'oceano senza                    quella goccia...                                                                                    Se tu sapessi cos'è un deserto senza quel granello...                                                                              cos'è una rosa senza quella spina...                                            cos'è il firmamento senza un po di te...           Se solo tu sapessi che in me tu sei il tramonto,                                                         l'alba e anche la notte, il sole e poi la luna...                                                                                                              Se solo tu sapessi...



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                                                    Pappa alle verdure                                                                                                                                                                                    
                                                  Brodo vegetale                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             
                                           Zucchine e prosciutto cotto                                                                                 
                         Pappa al carciofo e patata                                                                                                                                                                                        
                                Purè di mela e patate                                                                                                        
             Semolino con ragù di tacchino                                                                                      

Analisi muco cervicale

  Determina il periodo fertile con il metodo del muco cervicale 

Attraverso i cambiamenti del muco cervicale durante i 28 giorni, si riesce a determinare quando avviene l’ovulazione (Metodo Billings)

 I cambiamenti del muco riflettono le fluttuazioni ormonali che avvengono durante il ciclo di una donna.

Si è considerati più fertili quando il muco diventa chiaro, filante e elastico. In questo stadio è confrontabile con la consistenza dell’albume dell’ uovo crudo.

metodo-billings-2

Ma andiamo nei dettagli:

 

Prima di raccogliere un campione, assicurarsi di lavarsi le mani prima, al fine di prevenire la trasmissione di germi.

I più comuni metodi di raccolta del campione di muco cervicale sono: 

     * Inserimento di un dito in vagina e quindi raccolta di un po’ di muco da analizzare direttamente sulle dita
     * Utilizzo di carta igienica o asciugamani  per raccogliere un po’ di muco dall’ingresso della vagina. 
     * Il modo più preciso per raccogliere il muco cervicale è quello di inserire il dito nella vagina cercando di arrivare più vicini possibile alla cervice. Questo vi permetterà di raccogliere effettivamente il muco cervicale. 

Una volta prelevato il campione, per testarne la consistenza è utile  prendere la secrezione tra due dita (pollice e indice).

In questo modo aprendo e chiudendo le dita si capisce se è elastico e fluido. Esaminare le modifiche in ogni giorno, per almeno due o tre cicli successivi, prelevando il campione ogni mattina (magari dopo aver misurato la temperatura basale), aiuta a capire come si modifica il muco cervicale e quindi determinare con precisione il  giorni dell’ovulazione, sia per cercare una gravidanza, sia per non avere rapporti non protetti nei giorni “a rischio”. 

Ecco qui le tappe principali dei cambiamenti del muco cervicale:

Prima dell’ovulazione (bassa probabilità di gravidanza)
I primi giorni dopo il ciclo mestruale,ci saranno poche  perdite o anche nessuna. A livello vaginale sentirete una certa secchezza. Durante questi giorni, le possibilità di gravidanza sono basse anche perchè il muco è ostile al passaggio degli spermatozoi.

Verso l’ Ovulazione (qualche possibilità di gravidanza)
Le prime perdite che percepirete dopo le mestruazioni sono appiccicose e poco fluide  e dovrebbere  essere di colore bianco o crema. Alla prova con le dita, il muco dovrebbe rompersi facilmente. Praticamente non si può allontanare le dita più di 1 cm senza provocare la rottura del filamento mucoso. Durante questo tempo di transizione il muco diventa via via più elastico e più voluminoso e diminuisce la sua acidità per rendere progressivamente l’ambiente vaginale meno ostile agli spermatozoi. 

Nei giorni dell’ ovulazione (alta probabilità di gravidanza)
In questa fase, il  muco assomiglia all’albume d’uovo.In questo momento del ciclo è  più sottile, più chiaro e più abbondante. La prova delle dita  vi farà constatare che potrete allontanare pollice e indice di parecchi centimetri prima che i filamenti di muco si rompano tutti. La quanità che producete di questo tipo di muco aumenta fino al cosiddetto ‘muco picco’. Questo è  l’ultimo giorno di questo periodo in cui la probabilità di concepimento è elevata. Questo momento è strettamente legato all’ovulazione. Durante questa fase gli spermatozoi hanno un alto tasso di sopravvivenza nel muco il quale ne facilita il loro cammino grazie a una disposizione delle maglie che ne favorisce la progressione. In questi giorni gli spermatozoi possono sopravvivere nel muco cervicale per un massimo di 72 ore, un tempo significativamente più lungo che durante il resto del ciclo. 

Dopo Ovulazione (bassa probabilità di gravidanza)
Dopo l’ovulazione, vi è un marcato cambiamento nell’aspetto del muco. Si ritorna alla fase di consistenza appicicicosa e il. test delle dita rivela che i filamenti si rompono subito appena si cerca di distanziare pollice e indice. Inoltre ritorna il senso di secchezza vaginale.

Se si adotta questo metodo bisogna tener presente che ci sono fattori che interferiscono con la corretta valutazione del muco cervicale. Infezioni vaginali, la piaghetto dall’utero (ectopion), alcuni farmaci come gli antistaminici, gli  ovuli ecc… possono modificare la consistenza del muco. Allo stesso modo lo sperma potrebbe essere confuso con il muco cervicale e dare luogo a valutazioni errate.

Se volete provare a tracciare il vostro grafico del muco cervicale per cercare di individuare il tempo di ovulazione ,potete  scaricare il grafico da compilare ogni mese. Naturalmente lo potete personalizzare secondo le vostre esigenze. Ve lo potete scaricare sia i n fotmato PDF che in formato Excell se lo volete personalizzare.

In ogni caso se non siete in grado di determinare il periodo dell’ ovulazione analizzando il muco cervicale, potete tranquillamente adottare  un altro metodo per predire l’ovulazione, come la temperatura corporea basale o i test di ovulazione che trovate in commercio.

Metodi per i giorni dell'ovulazione

 7 METODI PER INDIVIDUARE I GIORNI DELL'OVULAZIONE                                                           Quando si cerca un bimbo, se la ricerca è assidua e mirata, la cosa fondamentale è individuare i giorni dell’ovulazione.


Di seguito sono elencati 7 modi per capire quando avviene l’ovulazione.

Non bisogna assolutamente usarli tutti…la ricerca di una gravidanza è una cosa bella e non la si deve affrontare con ansia e impazienza. Si sa che una volta deciso di avere un bambino si vorrebbe tutto e subito. Un bel test positivo al primo tentativo. Purtroppo non succede sempre così. E’ normalissimo provare 5-6-7 mesi prima di rimanere incinta.

Naturalmente se  non si notano i segni dell’ovulazione è opportuno informare il proprio medico o ginecologo per poter effettuare gli esami necessari per valutare la propria fertilità.

 

1) Cambiamenti nel muco cervicale: All’avvicinarci dell’ovulazione, il muco cervicale cambia in quantità e consistenza. Quando non è in ovulazione, muco cervicale può sembrare appiccicoso o cremoso, o può essere del tutto assente. Come si avvicina l’ovulazione, il muco cervicale diventa più abbondante, assume una consistenza acquosa simile all’albume d’uovo e si estende fino 7-8 cm  o più tra le dita.  I punti a favore di questo metodo sono:

  • è considerato uno degli indicatori più precisi per i rapporti mirati alla ricerca della gravidanza
  • aiuta a conoscere meglio il proprio corpo

I contro sono:

  • bisogna avere una certa confidenza con il proprio corpo
  • non è un segno tangibile. Si può avereil  muco cervicale, e non ovulare. (Comune nelle donne con la sindrome dell’ovaio policistico)
  • Il  Clomid o gli antistaminici potrebbero ridurre il muco cervicale rendendone difficile la sua individuazione

2) Aumento del desiderio sessuale:

E’ stato scienificamente dimostrato (ma diciamocelo pure..noi lo sapevamo  da molto tempo) che le donne sperimentano un aumento del desiderio sessuale quando sono più fertili. Ciò avviene un paio di giorni prima dell’ ovulazione, che è il momento giusto per avere rapporti sessuali, se si desidera avere una gravidanza. I punti a favore sono:

  • Non richiede alcuna conoscenza specifica basta saper “ascoltare ” il proprio corpo, i propri sentimenti e il proprio desiderio
  • Male che vada, se avete maratonato e l’ovulazione non è ancora arrivata avete tutto il tempo per rimediare!!!

I contro:

  • Lo stress di tentare di concepire può avere ripercussioni sui rapporti. Inoltre, la depressione o l’ ansia, tipica delle coppie che non riescono a concepire, possono  ridurre il desiderio sessuale.
  • Non è un segno tangibile di ovulazione. Si può notare un aumento del desiderio sessuale, in qualsiasi momento nel ciclo e soprattutto per tanti altri motivi :-)

3)Variazione della temperatura basale del proprio corpo

temperatura-basale-2

Mettere su grafico le misurazioni giornaliere della temperatura basale è forse il metodo più diffuso di monitoraggio dell’ovulazione tra le donne che cercano una gravidanza. La  temperatura basale aumenterà di qualche decimo di grado e rimane elevata dopo l’ovulazione. Questo aumento di temperatura è causato dal progesterone, un ormone che aumenta immediatamente dopo l’ovulazione.L’aumento si individua se si misura la temperatura nelle stesse condizioni alla stessa ora (prima di alzarsi la mattina).Vedi la foto in alto come esempio(cliccate sopra pe ringrandire)
Pro:

  • Se la temperatura aumenta  si è quasi sicure che si è ovulato
  • è economico, e quasi gratuito (fatta eccezione per l’acquisto di un termometro, che probabilmente avete già).
  • il grafico potrebbe essere d’aiuto al vostro medico nel caso in cui ci siano difficoltà a concepire

Contro:

  • non vi avvertirà che l’ovulazione si avvicina, ma vi da solo la conferma che l’ovulazione è già avvenuta perchè la temperatura si è alzata
  • non è adatto per chi lavora di notte o non si sveglia alle stessa ora la mattina
  • alcune donne si mettono in ansia per dover fare la misurazione ogni mattina. Potrebbero preoccuparsi per ogni minima variazione e quindi aumentare la propria ansia fino a farne una ossessione

4) Cambiamenti nella posizione del collo dell’utero

All’avvicinarsi dell’ovulazione, così come cambia  il muco cervicale, anche la posizione del collo dell’utero passa attraverso delle modifiche. Quando si è più fertili, il collo dell’utero  sarà più alto, più morbido e più aperto.

collo-utero
Pro:

  • è gratuito
  • aiuta a conoscere il proprio corpo
  • aiuta a capire il momento dell’ovulazione anche quando non è possibile analizzare il muco cervicale perchè si assumono medicinali che lo rendono più secco ( Clomid o antistaminici )

Contro:

  • ci vuole un bel po’ di pratica per capire le modifiche a carico del collo dell’utero
  • Non è un segno tangibile di ovulazione. Come con il muco cervicale, il collo dell’utero può manifestare le modifiche dei giorni fertili, ma in realtà  l’ovulazione potrebbe non avvenire

5)  Tensione al seno
Alcune donne sperimentano tensione mammaria prima o dopo l’ovulazione. Questo fatto è sempre legato ai cambiamenti ormonali. E’ comunque un sintomo molto soggettivo.
Pro:

  • è gratuito.
  • aiuta a conoscere meglio il proprio corpo

Contro:

  • non è un indicatore preciso dell’ovulazione
  • la tensione al seno può avvenire sia nei giorni dell’ovulazione, sia poco prima del ciclo mestruale sia perchè si assumono dei farmaci per la fertilità…

6) Test di predizione dell’ovulazione positivo
Un altro modo comune di individuare l’ovulazione è con gli stick  o test di ovulazione. Questi stick richiedono di effettuae le prove  da circa una settimana prima della presunta ovulazione e ogni giorno. Se si usano quelli senza computerino allora vi troverete davanti alla lettura di una linea destra e di una sinistra.

La linea destra legge l’intensità dell’LH : più è evidente, più è  alta  la concentrazione di LH . La linea sinistra legge l’intensità  dell’estradiolo:  quando questo ormone è molto concentrato allora diminuisce la visibilità della linea sinistra. In prossimità dell’ovulazine la linea destra è molto visibile e quella sinistra non si vede.

Dopo aver bagnato il test con le urine per circa 3 secondi  e aver rimesso il tappino si mette il test su un piano e si guardano le linee. Se la linea sx è molto forte e comunque più evidente della dx l’ovulazione è lontana.

Col passare dei giorni le due linee arriveranno ad avere la stessa intensità. L’ovulazione si sta avvicinando.
Quando la linea è molto evidente e la sinistra poco visibile o assente, l’ovulazione è imminente: possono passare dalle 16 alle 36 ore prima che avvenga.

Pro:

  • utile quando il muco cervicale non è valutabile
  • mentre la temperatura basale va presa ogni giorno, gli stick vanno fatti ogni giorno per una settimana
  • può essere usato come conferma quando si usano altri metodi di cui però non si è completamente sicure

Contro:

  • più  costoso rispetto ad altri metodi di rilevazione dell’ovulazione.
  • la lettura e comprensione delle linee non è sempre facile
  • Si può perdere il picco di LH (massima intensità a dx)e quindi  non vedere mai una linea dx più scura. Per esempio, se si prova lunedi mattina, e il picco LH avviene  il lunedi pomeriggio, il Martedì mattina quando si rifà lo stick potrebbe essere già finito. (Alcune donne fanno lo stick  più di una volta al giorno per questo motivo e così aumentano i costi )
  • Se  l’ ovulazione è  irregolare, potrebbe essere necessario  più di un kit per ogni ciclo.
  • Non è un segno tangibile. Si possono avere risultati positivi e non ovulare. È anche possibile avere più di un picco di LH rilevato per ciclo, ma solo l’ultimo di tali picchi potrebbe essere  correlato all’ovulazione (Comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico.)

7)  Saliva al microscopio con pattern a forma di felce

Un modo unico e raro di rilevare l’ovulazione, è quello di analizzare la saliva. Non ci sono particolari microscopi venduti per questo scopo, ma tecnicamente si potrebbe utilizzare qualsiasi microscopio anche quello del  negozio di giocattoli. Immaginate di analizzare la vostra saliva al microsopio e vedere un pattern a forma di foglia di felce oppure  (se è più comprensibile) alla brina sul vetro di  una finestra (vedi l’immagine)

saliva-felce

Il pattern a felce appare durante il picco dell’LH, che si verifica 24-48 ore prima dell’ovulazione.
Pro:

  • più economico dei kit dell’ovulazione

Contr0:

  • Poco diffuso. Non sarà facile trovare  persone informate a cui chiedere consiglio
  • Molte donne hanno difficoltà a comprendere il pattern
  • Proprio come con il monitoraggio del muco cervicale e l’utilizzo di test ovulatori,  quando si nota il pattern della saliva ciò non significa che si è effettivamente ovulato

Fonte: periodofertile.it